21.12.2020
Radionuclidi nella terra, nell'erba e nel latte
L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) propone annualmente un piano di misurazioni su scala nazionale volto a monitorare nel tempo le concentrazioni di Cs-137 (Cesio-137) e di Sr-90 (Stronzio-90) in diverse matrici.
Il Laboratorio cantonale contribuisce a questo piano e analizza campioni di terra, erba e latte prelevati normalmente a fine maggio - inizio giugno e provenienti da tre aziende agricole operanti sul territorio ticinese.
Gli esperimenti nucleari degli anni sessanta e l'incidente di Chernobyl del 1986 sono stati la principale causa delle immissioni su scala mondiale di radionuclidi artificiali nell'ambiente.
Gli isotopi più persistenti, in particolare il Cesio-137 e lo Stronzio-90, sono ancora misurabili in tracce, e possono contaminare l'ambiente e le derrate alimentari.
Viste le ricadute radioattive maggiori sul Ticino rispetto al resto del nostro paese, alcune derrate alimentari locali presentano residui leggermente superiori rispetto alla media svizzera.
Fortunatamente i livelli osservati non destano preoccupazioni di ordine sanitario.
In allegato i risultati dell'indagine.