08.04.2025
Cioccolato svizzero: costi in aumento
Secondo quanto comunicato da CHOCOSUISSE, nel 2024 le vendite di cioccolato svizzero sono rimaste stabili, con un lieve aumento dello 0,6%, per un totale di 209'096 tonnellate.
Il mercato interno è cresciuto dell'1,7%, mentre le esportazioni, che rappresentano oltre il 70% del totale, sono rimaste praticamente ferme (+0,2%).
Un segnale preoccupante per un settore fortemente orientato all'estero.
I prezzi del cacao hanno raggiunto livelli record, arrivando a fine anno a 10'888 dollari per tonnellata, contro i 2'000-3'000 dollari degli anni precedenti.
Questo ha costretto i produttori ad aumentare i prezzi, portando il fatturato complessivo a 2,2 miliardi di franchi (+13,3%).
Tuttavia, l'aumento non riflette un maggior consumo, ma l'impennata dei costi delle materie prime.
Il consumo pro capite in Svizzera è sceso del 2,4% a 10,6 kg.
Il consumo di cioccolato svizzero è rimasto stabile (+0,1% a 6,3 kg), mentre quello dei prodotti importati è calato del 4,0%, fermandosi a 4,3 kg.
La quota dei prodotti esteri resta alta, circa il 40%, mentre nel 2000 era solo del 19%.
La grande incognita per il 2025 riguarda la reazione dei consumatori ai rincari previsti, che si faranno sentire più chiaramente quando le scorte di cacao acquistate a prezzi più bassi saranno esaurite.
Il settore spera che i consumatori continuino a scegliere la qualità del prodotto svizzero.
A incidere sulla competitività del settore contribuiscono anche alcune specificità del contesto svizzero, come i maggiori costi per alcune materie prime.
Sul fronte normativo, la prossima introduzione della regolamentazione UE contro la deforestazione pone nuove sfide alle aziende, in particolare per quanto riguarda la tracciabilità e l'accesso ai sistemi europei.
Il settore auspica una collaborazione attiva con le autorità federali per facilitare l'adattamento e mantenere un accesso agevolato al mercato europeo.
Articolo a cura della Redazione.