09.04.2016
Intervista a Lorenzo Pianezzi
a cura della Redazione. Abbiamo il piacere di
pubblicare l'intervista sull'evoluzione del turismo in Ticino che ci è
stata rilasciata da Lorenzo Pianezzi, Presidente di hotelleriesuisse
Ticino, Vice-Presidente dell'Ente Turistico del Luganese e Direttore
dell'Hotel Walter au Lac di Lugano.
Signor Pianezzi, cosa succede al turismo in questi ultimi 10 o 15 anni?
Il turismo sta conoscendo in questi anni un profondo cambiamento. È
sempre più evidente che se non ci adattiamo agli usi del nuovo turismo,
non riusciremo a tenere il passo.
In fondo non ci viene richiesto nulla di particolare! Ma il passo
importantissimo che dobbiamo fare è scrollarci di dosso quel benessere a
cui siamo stati abituati fino ad una quindicina di anni fa. Fino agli
anni 2000 abbiamo vissuto di un turismo che arrivava da sé, unicamente
grazie al clima e al territorio molto attrattivo. Abbiamo avuto per
quasi 30 anni il medesimo tipo di turista: il Confederato o il Tedesco
che sceglievano la destinazione Ticino perché rappresentavamo per loro
il "primo sud", la meta più vicina per poter avere sole, laghi, palme e
mediterraneità.
Dagli anni 2000, con l'introduzione da parte delle compagnie aeree di
voli low cost, sono state rese molto più accessibili tante altre
destinazioni che offrivano il nostro medesimo prodotto.
Abbiamo avuto i primi campanelli d'allarme già allora, che stanno
suonando ancora oggi, campanelli che non ancora tutti sembrano voler
ascoltare. Chi ha operato nell'albergheria ticinese degli ultimi 30
anni, mi chiede ancora di riportare Svizzeri Tedeschi e Tedeschi in
Ticino! Come se basterebbe un messaggio gentile e carino per farli
ritornare. Purtroppo non è più così. Intendiamoci: non è un turismo
perso! È un tipo di turismo che continuiamo a lavorare nei giusti ambiti
degli Enti Turistici preposti e che rappresenta ancora, almeno per
quanto riguarda la Clientela Confederata, il nostro primo mercato.
Sappiamo però molto chiaramente che questi mercati, definiti anche
mercati tradizionali, sono in costante diminuzione e subiscono il
richiamo di mete più lontane, ma facilmente raggiungibili con qualche
ora di volo, a qualche decina di Euro.
Il Turista Confederato o Tedesco che frequenta e frequenterà ancora il
nostro Cantone, si potrà definire un "amatore", sono persone che
apprezzano moltissimo il Ticino, le strutture ricettive che vi sono, la
cordialità del servizio alberghiero, il sole, i laghi, la grande rete di
sentieri a loro disposizione e il paesaggio da cartolina che ancora
possiamo vantare; è un turismo disposto quindi anche a pagare qualcosa
in più per godere di tutto ciò che vi ho elencato poco fa.
Quali mercati sono oggi presenti nel turismo ticinese?
In Ticino vediamo uno sviluppo dei nuovi mercati molto interessante, è
una tendenza che riconosciamo anche a livello nazionale. Sono turisti
provenienti da paesi lontani, che grazie ai sempre più frequenti
collegamenti aerei intercontinentali permettono l'avvicinamento della
nostra destinazione a mercati lontani. Vediamo quindi un aumento
costante del mercato americano, asiatico e arabo. Questo tipo di
Clientela non subisce la pressione del cambio Franco - Euro,
generalmente, hanno una solida situazione finanziaria che gli permette
di viaggiare per diverse settimane attraverso l'Europa, scoprendo quindi
la Svizzera e il nostro Ticino. Non richiedono attenzioni particolari,
se l'americano apprezza molto la natura e si avventura nei nostri
sentieri, l'asiatico e l'arabo sono attratti dallo shopping, dalle
grandi marche e dalla bellezza del paesaggio. Per questi mercati è
ancora anche molto forte il brand "Svizzera" sempre sinonimo di qualità,
precisione, standard di vita eccellente, grazie ai servizi di cui anche
noi possiamo quotidianamente usufruire.
Cosa cerca oggigiorno il Turista?
Se dobbiamo riconoscere uno sviluppo di un nuovo turismo rappresentato
da nazionalità più variegate, al medesimo modo dobbiamo riconoscere un
turismo sempre più interessato. È un tipo di turismo che ricerca delle
attività o ancora più semplicemente "qualcosa da fare". Sono Clienti che
si muovono solo con delle ragioni ben precise, si spostano quindi per
assistere ad un concerto, una mostra, un festival, un evento o anche per
dei congressi. Abbinano questa visita culturale al pernottamento per
scoprire poi le indubbie qualità del nostro paesaggio. È un turismo,
però, che solo per il paesaggio non si sarebbe neanche spostato, ma se
questo è abbinato ad un interesse particolare, allora viene generato un
meccanismo diverso, qualcosa che porta il turista alle nostre
latitudini, spingendolo ad investire risorse finanziare in un soggiorno
ticinese, che poi gusterà appieno, perché gli atout per generare
soddisfazione ci sono tutti. Investiamo quindi nell'organizzazione di
eventi e congressi, diamo sempre una ragione nuova per soggiornare in
Ticino.
Alptranist sarà un'opportunità per il Ticino?
Alptransit ci aiuterà molto, permetterà infatti sia al mercato
tradizionale, così come ai nuovi mercati, che atterrano magari
all'Aeroporto Internazionale di Zurigo, di accedere al nostro Cantone
con semplicemente un'ora e trenta di treno. La nostra destinazione sarà
sempre più attrattiva e verrà vissuta nuovamente sempre più spesso, con
maggiori pernottamenti da parte degli amici Confederati che
riscopriranno il piacere di un soggiorno in Ticino più volte l'anno.